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Sebbene gli upgrade con yum funzionino, non sono esplicitamente testati come parte del processo di rilascio dal Fedora QA e non sono documentati nella Guida all'installazione di Fedora. Se non si è preparati a risolvere eventuali problemi, è meglio usare il metodo d'installazione raccomandato.

Questa pagina contiene informazioni su come aggiornare online Fedora usando yum o dnf (senza il DNF system upgrade plugin): in generale le istruzioni sono valide per entrambi gli strumenti. Dnf è quello predefinito in Fedora 22 e superiori, Yum in Fedora 21 e precedenti.

Aggiornamento di Fedora usando direttamente yum o direttamente con dnf

Per gli upgrade il metodo raccomandato prevede l'uso dello strumento chiamato FedUp/it. Questa sezione contiene istruzioni sull'uso di FedUp.

Quando si fa un upgrade con Yum o con Dnf non si avranno aiuti dagli stessi Anaconda o FedUp, ma con un sistema tipico si potrebbe essere in grado di aggiornare da remoto tramite SSH e con un downtime (tempo di inattività) limitato. (Si avrà ancora la necessità di riavviare per utilizzare il nuovo kernel ed i servizi attivi).

L'aggiornamento live funziona bene sia con Yum che con Dnf; seguire i consigli seguenti.

Partecipare

Se si sta facendo un upgrade usando Yum o Dnf e si notano problemi generici di dipendenza, si prega di segnalarli in http://bugzilla.redhat.com. Leggere la presente pagina wiki, tutte le pagine di riferimento e fare una ricerca nall'archivio della mailing list.

Se si vuole aiutare a mantenere gli upgrade live funzionanti regolarmente, c'é il Live Upgrade Special Interest Group.

Istruzioni per l'aggiornamento usando yum o dnf

1. Backup del sistema

Eseguire un backup di tutti i dati personali su un disco esterno o un altro computer. Se si verificherà un errore irrecuperabile, un'installazione fresca non permetterà il recupero dei propri dati.

2. Leggi i problemi ricorrenti

In una sezione successiva di questa pagina c'è un elenco di problemi comuni relativi alle specifiche versioni. Alcuni di questi richiedono attenzione prima di eseguire l'aggiornamento.

Consigli generali sull'aggiornamento di Fedora possono essere trovati alla pagina Upgrading. Si dovrebbe inoltre leggere la guida all'installazione e le note di rilascio della versione verso alla quale si intende aggiornare - questi documenti contengono importanti informazioni riguardo i problemi di aggiornamento. Infine, controllare l'elenco dei Common bugs (bug conosciuti).

3. Fare pulizia

Verificare ed eliminare tutti i file .rpmsave e .rpmnew prima e dopo l'aggiornamento. (Se è abilitato selinux, controllare il security context dei file di configurazione spostati.)

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Effettuare il merge e risolvere le modifiche determinate dallo script seguente: yum install rpmconf; rpmconf -a. Ora trovare e rimuovere le vecchie configurazioni che non appartengono a nessuno: find /etc /var -name '*?.rpm?*'

A questo punto è consigliabile rimuovere tutti i pacchetti non utilizzati - in particolare quelli non standard.

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Trovare e verificare i pacchetti "inutilizzati"
E' possibile trovare i pacchetti non richiesti da altri pacchetti con il tool package-cleanup da yum-utils: yum install yum-utils; package-cleanup --leaves. Questi pacchetti potrebbero essere rimossi ma controllare se sono usati direttamente o da altre applicazioni non sostenute da pacchetti rpm. Possono essere rimossi con yum remove package-name-and-version.
Un altro strumento utile per la pulizia dai pacchetti non usati è rpmreaper. E' un'applicazione ncurses che permette di vedere un grafico delle dipendenze e di marcare i pacchetti da rimuovere. Marcando un pacchetto si ottengono le dipendenze relative che possono essere viste immediatamente così da non avviare più volte lo stesso strumento per sbarazzarsi del substrato di pacchetti dipendenti inutilizzati. Installalo con: yum install rpmreaper.
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Trovare e rivedere i pacchetti "perduti"
E' possibile trovare i pacchetti orfano (cioé non più presenti nei repository) con: package-cleanup --orphans. Mostrerà anche i pacchetti parzialmente disinstallati ma dove lo script "%postun" fallisce.

4. Fare l'aggiornamento

Se si hanno configurati repository da terzi, devono essere impostati per la nuova versione di Fedora. Passando da una versione all'altra di Fedora, spesso non c'é nulla da fare. Se si passa da una Fedora standard ad una rawhide (o viceversa), inoltre molto tempo servirà per installare gli RPM rawhide dai repository da terzi (o quelli standard, viceversa).

Da notare che l'upgrade può fallire in presenza di dipendenze obsolete da pacchetti non forniti dai repository di yum o da pacchetti non pronti per la nuova versione.

E' buona norma operare l'upgrade al di fuori della modalità grafica. Disconnettersi per poi

fedora-upgrade

E' possibile usare lo script fedora-upgrade per automatizzare tutti i passaggi. Come per il metodo manuale, non è raccomandato come metodo d'aggiornamento da Fedora.

$ sudo yum install fedora-upgrade 
$ sudo fedora-upgrade

In alternativa, effettuare i passaggi manualmente:

Usare una console testuale

ctrl + alt + F2

oppure

accedere come root nella modalità multi-user.target

# systemctl isolate multi-user.target

Aggiornare yum all'ultima versione disponibile

# yum update yum

Installare le nuove chiavi gpg per la versione Fedora alla quale aggiornare

Le chiavi possono essere trovate e verificate in

https://fedoraproject.org/keys

o vedere le istruzioni per uno specifico aggiornamento in basso.

Pulizia della cache

Rimuovere tutte le tracce della versione Fedora che si sta per lasciare nella cache di yum in /var/cache/yum.

# yum clean all

Upgrade di tutti i pacchetti

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Una volta iniziato l'upgrade live, non cercare di bloccarlo con un riavvìo, con il blocco del processo o con qualsiasi altro metodo finché non è completo. Interromperlo significherebbe ottenere un sistema misto -- parzialmente della vecchia versione e parzialmente nuovo. In questo stato non sarà affidabile e non funzionerà come ci si aspetta. E' possibile cercare di risolvere i problemi avviando 'yum distro-sync' o 'package-cleanup --problems'.
# yum --releasever=<versione alla quale si vuole sincronizzare> distro-sync
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Se si riscontrano problemi con le dipendenze si è soli e bisogna risolverli manualmente. Se non si è capaci, usare il preupgrade.

Note: Nonostante sia raccomandato fare upgrade a versioni intermedie, se si aggiorna da versioni vecchie (ad esempio da Fedora 19 a 20, poi da 20 a 21), dipende da quale versione si parte, questo passaggio potrebbe fallire con errore sulla chiave gpg con formato sbagliato. Per superarlo, aggiungere l'opzione "--nogpgcheck" al comando 'yum distro-sync'.

5. Assicurarsi che Fedora sia aggiornata

Distro-sync solitamente assicura gli upgrade da repository da terzi abilitati.

 yum repolist 

conferma dopo il termine dell'upgrade. yum potrebbe segnalare conflitti o richieste aggiuntive, probabilmente perché si sono usati repository o pacchetti non standard installati manualmente. Tentare di scovare quali creano i problemi (o almeno parte della catena di dipendenze), disinstallarli e provare ancora. Ricordarsi di installare nuovamente quelli essenziali.

Assicurarsi che tutti i (nuovi) pacchetti essenziali dalla nuova versione siano installati con

# yum groupupdate 'Minimal Install'

Verficare anche gli altri gruppi

# yum grouplist

Per esempio

# yum groupupdate "GNOME Desktop" \
  "Development Tools" "Sound and Video" \
  "Games and Entertainment" "Administration Tools" \
  "Office/Productivity" "System Tools"

6. Preparazione al riavvìo

Prima di riavviare, di solito si installa il bootloader dal nuovo Grub con

/usr/sbin/grub2-install BOOTDEVICE

- dove BOOTDEVICE solitamente è /dev/sda ( se si ottiene errore allora '/dev/sda non ha un corrispondente dispositivo BIOS', allora provare /sbin/grub-install --recheck /dev/sda).

Potrebbe essere necessario aggiornare il file di configurazione di Grub:

cp --backup=numbered -a /boot/grub2/grub.cfg{,.bak} # crea una copia di backup
/usr/sbin/grub2-mkconfig -o /boot/grub2/grub.cfg # aggiorna il file ''config''

Inoltre, l'ordine degli script init potrebbe essere cambiato dalla versione precedente. Un comando per reimpostarlo è

 cd /etc/rc.d/init.d; for f in *; do /sbin/chkconfig $f resetpriorities; done 

Ancora, avviare package-cleanup --orphans per trovare i pacchetti che non sono stati aggiornati.

7. Pulizia del sistema

Ancora, pulire il sistema come descritto nella sezione 2. Inoltre può servire rimuovere alcuni file della cache non più utilizzati, ad esempio quelli della versione precedente di Fedora nelle seguenti directory:

  • /var/cache/yum
  • /var/cache/dnf
  • /var/cache/mock
  • /var/lib/mock

Note su versioni specifiche

Aggiornamento da una pre-release

Se si sta aggiornando ad una versione finale da una alpha, da una beta, da una anteprima o da altre Rawhide versioni, si prega di vedere Upgrading from pre-release to final (Aggiornamento da una pre-release ad una finale).

Aggiornamento ad una rawhide

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Rawhide è il ramo di sviluppo di Fedora. E' pensato per essere utilizzato da sviluppatori e tester per fornire feedback al Fedora Project.

Vedere la pagina Rawhide per maggiori informazioni sulla Rawhide.

# dnf install dnf-plugins-core fedora-repos-rawhide
# dnf config-manager --set-disabled fedora updates updates-testing
# dnf config-manager --set-enabled rawhide
# dnf clean -q dbcache plugins metadata
# dnf --releasever=rawhide --setopt=deltarpm=false distro-sync --nogpgcheck

## Opzionale: generalmente è suggerito fare un #autorelabel con #SELinux

# touch /.autorelabel

Fedora 22 -> Fedora 23

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-23-$(uname -i)
# dnf upgrade
# dnf clean all
# dnf --releasever=23 --setopt=deltarpm=false distro-sync

Fedora 21 -> Fedora 22

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-22-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=22 distro-sync

Fedora 20 -> Fedora 21

# rpm --import /etc/pki/rpm-gpg/RPM-GPG-KEY-fedora-21-$(uname -i)
# yum update yum
# yum clean all
# yum --releasever=21 distro-sync

Fedora 21 è divisa in prodotti differenti. Eseguire uno solo di questi comandi:

# yum install system-release-workstation
# yum install system-release-cloud
# yum install system-release-server

o quello non rivolto ad alcun dei tre precedenti

# yum install system-release-nonproduct

E' possibile modificare il prodotto precedentemente installato con

# yum swap system-release-cloud system-release-workstation

Cambiare in workstation a volte potrebbe richiedere di usare yum shell in quanto alcuni pacchetti possono essere scambiati.

Qualcuno ha segnalato (e.g. bugs 1035326, 1044184, 1002331) che dopo gli upgrade alcuni file erano segnati male da SELinux. Si raccomanda quindi di avviare:

 # restorecon -R /

Riavvìo:

# shutdown -h now
Failed to start poweroff.target: Connection timed out
Failed to open /dev/initctl: No such device or address
Failed to talk to init daemon.

Upgrade da una Fedora ufficialmente in Fine Vita (End Of Life EOL)

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Upgrade con yum da versioni più datate
Gli aggiornamenti dalle versioni più vecchie di Fedora sono archiviati in Upgrading from EOL Fedora using package manager